Sacramento della Riconciliazione

Celebriamo il Sacramento della Riconciliazione

RICEVERE IL PERDONO PER AVERE LA FORZA DI CAMBIARE

La mia vita non è l’applicazione di un regolamento al quale obbedisco per paura di un castigo. È un incontro-confronto con Gesù Cristo, mosto e risorto per me.

Il sacramento della riconciliazione o confessione per chiedere perdono delle ferite che ho arrecato alla amicizia di Dio Padre, nella persona di Gesù e dei fratelli. Quando due amici si incontrano si confidano vicendevolmente ciò che hanno in cuore. Quando incontro Gesù Cristo nel sacramento della riconciliazione:

• Egli mi comunica il suo amore misericordioso, il suo desiderio di donarmi il perdono del Padre, la sua volontà di aiutarmi a migliorare la mia vita;
• A mia volta io gli comunico il mio dispiacere per avere turbato la sua amicizia per mezzo di parole, azioni, omissioni ben precise; il mio desiderio di assomigliargli di più precisando un aspetto della mia vita sul quale mi sforzerò di migliorare.
– Preghiera –

O Dio nostro Padre, che manifesti il tuo amore e la tua misericordia, soprattutto nel sacramento del perdono, donami lo Spirito di verità perché io possa riconoscere i miei peccati e confessarli con umiltà.
Perdonami se qualche volta mi arrendo passivamente al peccato e donami un cuore grande per non sottrarmi agli appelli del Vangelo, della mia coscienza e della presenza degli altri e per servirti nella gioia e nella pace. Amen.

ESAME DI COSCIENZA L’esame di coscienza è il primo passo verso la nostra conversione; è lo spezzare il nostro egoismo; p la sincerità priva di inganni davanti a Dio e noi stessi; è desiderio di voler tornare alla luce, dopo il nostro peccato.

Quella che proponiamo è una semplice traccia per verificare la nostra vita e per scoprire meglio la bellezza e l’altezza della nostra vocazione umana e cristiana

VITA CON DIO
La fede è una grazia di Dio per la quale dobbiamo ringraziarlo, ma anche un dono che va accolto, preservato, difeso, fatto crescere e sempre più approfondito

• Dedico un po’ di tempo a riflettere su che cosa significa essere cristiano (= dire di si a Dio), in famiglia, sul lavoro, di fronte ai problemi della società?
• Che cosa faccio per conoscere meglio Gesù Cristo?
• Leggo qualche volta il Vangelo
• Partecipo alla Messa festiva per testimoniare la fede incontrando i fratelli, per ascoltare la Parola del Signore e ricevere il suo Corpo?
• Ricevo consapevolmente e senza superficialità il Sacramento dell’Eucaristia e della Riconciliazione?
• Vivo la domenica come “giorno del Signore” oppure mi lascio travolgere dal lavoro, dalla sete di guadagno, dall’eccessivo divertimento?
• Ho accusato o giudicato Dio per quelle cose che non sono andate come io volevo o sono stato capace di accogliere con fiducia la sua volontà?
• Dedico, ogni giorno, un po’ di tempo alla preghiera per approfondire il mio incontro con Dio e per affidarmi a Lui?
• Prego solo quando ho bisogno di aiuto, oppure so anche ringraziare il Signore per i tanti segni e benefici del suo amore?
• Dedico qualche momento di “sosta prolungata” nella preghiera per non lasciarmi completamente assorbire dalle preoccupazioni della vita?
• Insieme alla mia famiglia prego e ringrazio il Signore per la salute, il cibo, i figli?
VITA CON IL PROSSIMO
“Vi do un comandamento nuovo, – dice il Signore – che vi amiate gli uni gli altri; come io ho amato voi, così anche voi amatevi gli uni gli altri (GV. 13,34)

• I miei sentimenti sono stati sempre rivolti al bene del prossimo o l’ho aiutato nelle difficoltà? oppure sono stato scontroso, egoista, geloso, prepotente?
• Ho insultato, offeso calunniato qualcuno?
•  Ho sentito il desiderio di vendicarmi?
• Sono invidioso di ciò che gli altri hanno o sanno fare?
• Aiuto il prossimo nel bisogno oppure spreco denaro in cose inutili o capricci?
VITA FAMILIARE
•Mi accetto con i miei limiti e difetti e confido nel Signore che mi guarisce?
•Ho saputo guidare con intelligenza e prudenza i miei pensieri, oppure mi sono fatto dominare dalle mie fantasie sessuali, dai miei desideri, dalle mie azioni?
•Ho reso volgare la sessualità con un linguaggio scurrile, con discorsi o film e giornali?
•Ho cura delle cose e dell’ambiente che mi circonda?
•So accettare critiche con umiltà rendendomi conto dei miei errori oppure sono superbo e arrogante con chi mi corregge?

IMPEGNO SOCIALE
•Mi sono sforzato di dare il meglio sul lavoro, oppure sono stato pigro, indolente, irresponsabile?
•Mi sono impegnato, secondo le mie possibilità, a favorire il bene comune, oppure ho favorito l’ingiustizia e la corruzione?
•Ho fatto il mio dovere nei confronti di chi ha bisogno? Ho accolto iniziative a favore dei poveri vicini e lontani, oppure sono rimasto indifferente?

IMPEGNO NELLA CHIESA
•Sono cosciente di appartenere alla Chiesa (= famiglia dei figli di Dio)?
•Ho partecipato alla vita della mia comunità parrocchiale, mettendo a disposizione un po’ del mio tempo e delle mie capacità
•Sento amore per la mia comunità ed ho accolto le iniziative di formazione e di carità promosse dalla parrocchia? Ho pregato e promosso le vocazioni sacerdotali e religiose?
•Ho criticato con cattiveria il parroco e i laici che si impegnano in parrocchia, o altrove? Ho pregato per i Pastori della Chiesa: Papa, Vescovi, Sacerdoti e Religiosi?

RITO DELLA CONFESSIONE

Hai preso coscienza dei tuoi peccati  e delle tue miserie; ora, nella speranza, va’ a dire a Cristo e alla Chiesa, rappresentata dal sacerdote, le tue mancanze e accogli nella gioia della amicizia il perdono di Dio.

Il Sacerdote rivolge il saluto al penitente:

Sac.: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Pen.: Amen
Sac.: Il Signore sia nel tuo cuore e nelle tue parole perché tu possa confessare bene i tuoi peccati

Il penitente dichiara il tempo della sua ultima confessione e dice i suoi peccati. Il sacerdote, dopo gli opportuni consigli invita il penitente ad esprimere il pentimento con un atto di dolore:

MIO DIO, MI PENTO E MI DOLGO CON TUTTO IL CUORE DEI MIEI PECCATI, PERCHÈ PECCANDO HO MERITATO I TUOI CASTIGHI E MOLTO PIÙ PERCHÈ HO OFFESO TE, INFINITAMENTE BUONO E DEGNO DI ESSERE AMATO SOPRA OGNI COSA. PROPONDO CON IL TUO SANTO AIUTO DIN NON OFFENDERTI MAI PIÙ E DI FUGGIRE LE OCCASIONI PROSSIME DEL PECCATO.
SIGNORE, MISERICORDIA, PERDONAMI.

Il sacerdote dà l’assoluzione:

Sac.: Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sè il mondo con la morte e risurrezione del suo Figlio e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa il perdono e la pace.
ED ORA IO TI ASSOLVO DAI TUOI PECCATI, NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO.

Il Signore ha perdonato i tuoi peccati. Va’ in pace!